Se il Miur ha il compito di predisporre le linee di orientamento di prevenzione e contrasto al deprecabile fenomeno del “bullismo” puntando, tra l’altro, sulla formazione del personale scolastico e la promozione di un ruolo attivo degli studenti, ai singoli istituti è demandata l’educazione alla legalità. Una “mission” che vede in prima linea la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Statale “Edmondo De Amicis” di Mirabella Imbaccari, Maria Grazia Di Francisci, che già in passato ha collaborato con la Cooperativa “San Francesco” s.c.s, attraverso protocolli d’intesa stilati con il Progetto FAMI 1634 e che oggi rinnova la collaborazione nell’ambito del Progetto SIPROIMI/SAI del Comune di Vizzini il quale vede anche il Comune di San Cono fra gli enti associati. A tal proposito, gli alunni della seconda e terza media della scuola di questa città (che fa parte dell’Istituto Comprensivo "Edmondo De Amicis" di Mirabella Imbaccari) potranno ascoltare i qualificati interventi di due figure competenti che fanno parte dell’equipe del SIPROIMI/SAI di San Cono: quello dell’avvocata Maria Giovanna Bertolami (operatrice legale) e quello della psicologa Gloria Licitra. Le due esperte della Cooperativa "San Francesco" s.c.s. affronteranno il delicatissimo fenomeno del bullismo, trattando l’argomento secondo un taglio giuridico e anche psicologico, approfondendo il profilo del bullo e del bullizzato, ma anche le dinamiche e i fattori traumatici che ne scaturiscono. Due gli incontri previsti: lunedì 14 e lunedì 21 dicembre, dalle ore 9 alle 11 e dalle ore 11 alle 13. In merito a questa iniziativa informativa sul “bullismo” che coinvolge gli alunni di questa scuola, la coordinatrice del Centro SIPROIMI/SAI “Vizzini ordinari” di San Cono, Arianna Scaglia, spiega le ragioni per le quali sono stati organizzati questi due incontri: “Io e la preside Di Francisci abbiamo deciso di intraprendere un nuovo percorso di collaborazione, coinvolgendo in questo caso specifico l’istituto scolastico del Comune di San Cono, con l’intento di trattare ancora una volta una tematica di forte impatto sociale. E’ stata messa a disposizione la mia équipe, per trattare in modo trasversale un argomento delicato come il bullismo, articolando interventi che fungano da spunto di riflessione. L’aspetto legale guarderà più alla pragmatica del fenomeno. L’intervento psicologico, invece, toccherà gli aspetti intrinseci che strutturano la personalità del bullo e del soggetto bullizzato. Il fine -spiega la dottoressa Scaglia- è quello di creare un momento di confronto attivo e dinamico per arginare, prevenire e contrastare un fenomeno che necessita, indipendentemente dal contesto o dalla cultura, di una campagna di sensibilizzazione importante ed incisiva ”.
14 dic 2020